L'apprendimento è qualcosa di molto complesso, in cui la sfera emotiva ha un valore importante tanto quanto le strategie messe in campo dagli studenti.
Per questo motivo ho dato vita ad un metodo unico ed innovativo che garantisce risultati scolastici ottimali e la serenità dei bambini e dei ragazzi.

Comunemente si è portati a pensare che il compito dell’insegnante sia quello di tenere una lezione, fornire nozioni allo studente che deve raccogliere, in modo quasi passivo, quanto il docente decide di comunicargli.
In realtà, compito primario di un insegnante è quello di “segnare dentro” il proprio alunno, che deve “afferrare con la mente” (questo è il significato etimologico dell’apprendimento), ciò che il docente dice e fa.
Ma chi sarebbe ben disposto ad afferrare qualcosa di poco gradevole, presentato con noia, senso di obbligo, nessuna simpatia e, soprattutto, senza un minimo di amore?
Alla base di un’esperienza positiva ci sono, quasi sempre, l’entusiasmo e la fiducia: per poter vivere qualcosa di realmente bello bisogna lasciarsi andare, mettersi in gioco, lasciare aperta la mente, fidandosi ed affidandosi a qualcuno che ci accoglierà nel nostro abbandono, riderà “insieme a noi” e non “di noi”, ci consentirà di incontrare esperenzialmente le nostre paure, certi del suo supporto e della sua accettazione.
Perché tutto questo dovrebbe essere diverso nel rapporto insegnante-alunno?
All’interno di una classe, c’è da costruire il delicato equilibrio tra ciò che il bambino/ragazzo ha dentro di sé e ciò che trova a scuola ed un ruolo importante, in questa prospettiva, è giocato dall’approccio dell’insegnante che influenzerà l’agire ed il pensare dell’alunno.
Il mio metodo si basa su questo.

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