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Writer's pictureSerena De Luca

Il “sequestro emotivo”: che cos’è e come gestirlo

È capitato sicuramente ad ognuno di voi, almeno una volta nella vita, di sentirsi trascinato da un’emozione potente (come la paura o la rabbia), che ci rendono completamente ciechi e ci disconnettono dalla realtà, con la conseguenteperdita totale di controllo.

Anche voi in queste occasioni avete detto e fatto cose per le quali vi siete certamente pentiti.

In questi casi si verifica un vero e proprio “sequestro emotivo” durante il processo decisionale. Daniel Goleman, psicologo e creatore del concetto di “Intelligenza Emotiva”, ha coniato il termine di “Sequestro Emotivo” o “Amygdala Hijack” per motivare l’esplosione di queste reazioni emotive. Ha basato la sua teoria sul lavoro del neuro-scienziato Joseph LeDoux, che ha dimostrato che alcune informazioni emotive vengono trasmesse direttamente dal talamo all’Amigdala senza accedere dalla neocorteccia, come se il nostro cervello logico fosse in corto circuito e l’Amigdala assumesse il comando.

Quando siamo ostaggio di uno sfogo emotivo, il centro del sistema limbico dichiara una sorta di “black out” e ricorre a tutte le risorse del cervello per svolgere le sue funzioni.

Questo sequestro avviene in pochi secondi e crea una reazione immediata nella corteccia prefrontale, l’area associata alla riflessione, in modo tale che non abbiamo il tempo di valutare ciò che sta accadendo e decidere razionalmente.

Il sequestro emotivo viene generato nell’amigdala, che è una delle strutture più importanti del sistema limbico, dove vengono elaborate le emozioni.

L’amigdala analizza ogni situazione ponendosi le seguenti domande:

  • Si tratta di qualcosa che fa paura?

  • Mi può fare male?

  • Si tratta di qualcosa che odio?

Se la risposta a una di queste domande è sì, l’amigdala reagisce immediatamenteattivando tutte le risorse e invia un input d’emergenza al resto del cervello.

Questi input, a loro volta, innescano la secrezione di una serie di ormoni che ci preparano alla fuga o al combattimento.


Per liberarci da questo sequestro, Goleman propone la formula del “10+10+1”: fermati per 10 secondi, fai 10 respiri profondi e ricordati che tutto dipende da una sola persona, cioè da te.

Altro strumento potente per liberarsi è la comunicazione non violenta, di cui parleremo in un altro articolo.


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